NON UNA DI MENO
VERSO LO SCIOPERO DELL’8 MARZO
Le giornate del 26 e 27 Novembre sono state solo l’inizio di un percorso di lotta che ha visto più di duecentomila persone scendere in piazza al grido di Non Una di Meno, unendoci simbolicamente alle milioni di donne, compagne, sorelle argentine, polacche, turche, indignate per la continua violenza perpetrata sul corpo delle donne da un sistema dominante patriarcale, eteronormato, sessista, capitalista.
La manifestazione ha ribadito che la violenza è un problema strutturale delle nostre società e agisce in ogni ambito della nostra vita pubblico e privato, produttivo e riproduttivo.
A conclusione delle due giornate si è deciso di darsi un nuovo grande appuntamento di lotta in occasione dell’8 marzo, accogliendo l’appello di uno sciopero globale delle donne lanciato dalle compagne argentine, al grido di “Se le nostre vite non valgono, non produciamo”.
Un’occasione per riprenderci questa giornata di lotta, usurpata da un sistema economico capitalistico che, nell’appropriarsene, l’ha trasfigurata nel suo significato simbolico per trasformarla in una ennesima occasione di assoggettamento e mercificazione.
Il proficuo lavoro di costruzione di un piano nazionale antiviolenza femminista, che ha preso corpo nelle giornate del 26 e 27 novembre, continua attraverso le diverse assemblee locali che si stanno tenendo in questi giorni in tutta Italia e che confluiranno nell’Assemblea nazionale che avrà luogo a Bologna il 4 ed il 5 febbraio per definire le modalità di attuazione di questa giornata di sciopero.
In vista di questo nuovo appuntamento nazionale e globale, l’Associazione Thamaia Onlus facente parte della rete D.i.Re., una delle realtà promotrici nazionali, in collaborazione con Genus – Centro Studi di Genere Università di Catania – , e con l’associazione Lila, RiVoltaPagina, Chiesa Valdese e Battista, Le Rebaldesse, Serena Maiorana, lancia un’iniziativa pubblica che si terrà il 2 febbraio a partire dalle ore 16:30 presso l’Aula Stefania Noce del Monastero dei Benedettini.
Una nuova occasione di confronto per pensare e costruire insieme delle azioni concrete di blocco delle attività produttive e riproduttive attraverso cui si possano declinare le diverse forme di sciopero.
Per tale motivo chiediamo la partecipazione di tutti i sindacati confederali, di base e autonomi locali, per sostenerci in questa grande giornata di lotta ed aderire attraverso la convocazione di uno sciopero generale per la giornata dell’8 marzo.
Aderiscono (ad oggi):
Associazione Thamaia Onlus, Genus Centro Studi di Genere Università di Catania, Lila Catania, Chiesa Evangelica Valdese di Catania e Chiesa Cristiana Evangelica Battista – via Capuana Catania, RivoltaPagina, Rebeldesse Catania, Cobas, Serena Maiorana, Graziella Priulla, Arcigay di Catania, Patrizia Maltese, associazione SEN, USB – Unione Sindacale di Base, Queers.
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