DONNE AL CENTRO: percorsi di libertà per donne che fuoriescono dalla violenza
febbraio 2023 – gennaio 2024
Il centro antiviolenza Thamaia rappresenta sul territorio un presidio indispensabile per le donne che subiscono violenza ed è l’unico centro della città ad essere accreditato all’albo della Regione Siciliana rappresentando, da oltre 20 anni, il luogo al quale si rivolgono le donne catanesi che subiscono violenza.
Il centro antiviolenza non gode di nessuna convenzione con enti pubblici e si sorregge esclusivamente su risorse volontarie e finanziamenti derivanti da progetti approvati su varie linee di finanziamento pubbliche e di fondazioni private; riceve fondi della legge regionale 3/2012 e fondi provenienti dalla conferenza stato regioni per il sostegno ai centri già esistenti, per circa 20 mila euro annui. In ragione di tale instabilità economica l’Associazione non dispone di dipendenti, ma di collaborazioni professionali delle socie e delle volontarie.
Il progetto “Donne al Centro”, avviato in data 01/02/2023, vuole dare stabilità ai servizi principali del centro antiviolenza per assicurare supporto alle donne che subiscono violenza maschile.
OBIETTIVI specifici del progetto sono:
– Fornire stabilità ai servizi essenziali del centro antiviolenza, per garantire alle donne ascolto e supporto costante per uscire da situazioni di violenza;
– Migliorare l’accesso ai servizi di protezione e supporto alla fuoriuscita dalla violenza attraverso una costante informazione;
– Potenziare la rete antiviolenza locale attraverso una programmazione operativa condivisa costante nel tempo.
1. IL SERVIZIO FILTRO TELEFONICO: attivo per 16 ore settimanali e gestito da operatrici volontarie permette alla donna di:
– raccontare l’esperienza di violenza subita;
– ricevere risposte adeguate ad affrontare situazioni d’emergenza;
– ricevere sostegno e informazioni sui servizi attivi nel territorio;
– fissare un appuntamento con l’operatrice d’accoglienza in assoluto rispetto dell’anonimato.
Il Servizio Filtro fornisce tutte le informazioni utili agli/le operatori/trici dei servizi pubblici e/o privati del territorio.
Le operatrici telefoniche curano l’aggiornamento della mappatura delle risorse dei servizi pubblici e privati del territorio che possono fornire sostegno in una qualche fase del percorso di fuoriuscita dalla violenza (ospitalità, lavoro, servizi per l’infanzia ecc.). Le operatrici si occupano altresì della raccolta dei dati disaggregati relativi alle donne che accedono al servizio.
Nei mesi che vanno da febbraio a maggio 2023 sono state 80 le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza; le donne che stanno seguendo un percorso di fuori uscita dalla violenza sono 69.
Nello stesso periodo sono pervenute 27 segnalazioni da terzi, per terzi si intende parenti, amici di una donna che subisce violenza i quali chiamano per avere informazioni sul servizio, ma anche e soprattutto operatori e operatrici dei servizi territoriali (servizi sociali e sanitari, forze dell’ordine).
2. I COLLOQUI DI ACCOGLIENZA FISICA: sono effettuati presso il Centro Antiviolenza da operatrici di accoglienza esperte nella costruzione di percorsi di uscita dalla violenza con funzione di ascolto, supporto nel progetto individuale e accoglienza.
I percorsi individualizzati delle donne si realizzano attraverso:
• Colloqui psicosociali presso il Centro Antiviolenza durante i quali sia possibile in tempi brevi la stesura di un progetto individuale con obiettivi a breve, medio e lungo termine da condividere con la donna e con la rete dei servizi coinvolti.
• Consulenze psicologiche e/o pedagogiche individuali e/o di gruppo presso il Centro o i servizi del territorio.
Per situazioni specifiche e qualora non si possa inviare la donna presso il servizio pubblico, l’Associazione Thamaia offre per n. 9 ore settimanali l’attivazione di gruppi terapeutici e percorsi di psicoterapia individuale. L’attività interna al centro è sempre attivata previa presa in carico dell’operatrice di accoglienza e in accordo con la donna; da febbraio 2023 a maggio 2023 sono stati attivati 13 percorsi psicoterapici.
• Consulenza legale civile e/o penale. Nel periodo per il quale si relazione sono state svolte 28 consulenze legali.
Le attività di consulenza sono state rese in regime di volontariato per n. 3 ore settimanali da avvocate specializzate nella materia.
• Orientamento al lavoro.
E’ stato attivato uno sportello di avviamento al lavoro che fornisce alle donne gli strumenti necessari a stilare un curriculum vitae ed intercettare opportunità lavorative, individuare corsi di formazione professionale, avviare borse lavoro. L’attività interna al centro sarà attivata previa presa in carico da parte dell’operatrice di accoglienza. Nel periodo febbraio/maggio 2023 sono state effettuate 19 consulenze lavorative.
L’attività di accoglienza prevede riunioni settimanali di supervisione delle operatrici di accoglienza, nonché incontri tra le operatrici di accoglienza e le avvocate, le psicoterapeute e l’operatrice dello sportello lavoro; tali incontri sono calendarizzati ogni 2 mesi.
3. ATTIVITA’ DI RETE
L’associazione rappresenta sul territorio un punto di riferimento per tutte le istituzioni territoriali con le quali collabora, anche in virtù del protocollo di rete sottoscritto nel 2008, in tutte quelle azioni volte al contrasto della violenza maschile sulle donne.
Il lavoro con la rete antiviolenza interistituzionale si sviluppa in duplice campo:
– intervento e monitoraggio sui singoli casi, con gli/le operatori/trici attivi sul campo;
– programmazione di politiche di contrasto della violenza maschile sulle donne a livelli dirigenziali.
In quest’ultimo caso, le riunioni di rete, nello specifico composte dai referenti formalmente nominati da ciascun ente aderente al protocollo, si convocano regolarmente secondo un ordine del giorno allo scopo di:
– promuovere la formazione specifica tra i propri operatori;
– collaborare alla stesura di protocolli e procedure di presa in carico specifici;
– programmare e promuovere azioni di sensibilizzazione sulla violenza;
– coordinare e incrementare la raccolta dei dati.
Al fine di rendere sempre più efficace la presa in carico delle donne vittime di violenza residenti sul territorio distrettuale, si è avviato un tavolo tecnico sul tema dell’accoglienza in emergenza e non rivolto agli/le operatori/trici del territorio con l’obiettivo di:
– mantenere uno spazio di confronto e condivisione degli interventi e procedure attivate con i referenti della rete antiviolenza;
– migliorare le competenze del personale operativo nei servizi afferenti alla rete (centri antiviolenza, servizi sociali, forze dell’ordine, operatori sanitari, strutture di accoglienza, ecc.).