A pochi giorni dalla morte di Vanessa Zappalà, un altro femminicidio ha sconvolto il nostro territorio: Ada Rotini, ha perso la vita per mano dell’uomo che diceva di amarla.
Ada aveva denunciato, aveva compiuto una scelta di libertà, allontanandosi dal suo maltrattante; proprio nel giorno in cui è stata uccisa si sarebbe dovuta celebrare l’udienza per la separazione.
Chi lavora da anni a fianco delle donne che subiscono violenza sa perfettamente che il momento in cui le donne denunciano, o chiedono la separazione, è forse quello più pericoloso, quello in cui la rete di protezione, tutta, deve sostenerle e proteggerle maggiormente.
Chiediamo con urgenza l’approvazione del nuovo Piano Nazionale antiviolenza che tenga insieme le 4 P della Convenzione di Istanbul: Prevenzione, Protezione, Persecuzione, Politiche integrate. Un piano sostenibile e finanziato, in cui tutte e tutti si sentono artefici e responsabili, in cui gli obiettivi siano la conseguenza di azioni reali continue e intersecate tra loro.
Chiediamo che le Istituzioni, nazionali e territoriali si assumano la piena responsabilità del contrasto alla violenza maschile sulle donne.
Le donne di Thamaia
Catania, 09/09/2021