La violenza economica, a differenza delle altre forme di violenza (fisica, sessuale, psicologica, verbale), risulta, ancora oggi, poco nota in quanto difficilmente riconoscibile e poco denunciata. Si tratta di un fenomeno diffuso trasversalmente ed indipendente dalla fascia di reddito a cui appartengono le donne. Si manifesta in modo subdolo con azioni che spesso – a causa di una cultura patriarcale che legittima la delega agli uomini della gestione del denaro e degli investimenti – vengono sottovalutate e non riconosciute come abusi ma come l’esercizio di una consuetudine quasi naturale.

Per tale motivo il Centro Antiviolenza Thamaia, grazie al progetto “Il coraggio di contare: libere dalla violenza economica”, finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità, ha condotto una ricerca sulla violenza economica attraverso la realizzazione e la somministrazione di un questionario in grado di mettere a fuoco le diverse manifestazioni della violenza economica evidenziandone e facendone emergere l’incidenza all’interno delle relazioni maltrattanti.

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