Da oltre 15 anni, l’Associazione Thamaia Onlus opera sul territorio attraverso una impegnata e continua azione di prevenzione e contrasto alla violenza maschile contro donne, bambine e bambini per mano dei propri compagni, mariti, padri. Promuove una cultura paritaria fondata sul rispetto e sulla negazione di ogni forma di discriminazione di genere e sessuale attraverso un continuo lavoro di informazione e sensibilizzazione; favorisce momenti di confronto con generazioni di studenti per supportarle nella costruzione di relazioni affettive fondate sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle diversità.
Il Centro Antiviolenza costituisce un luogo di protezione, valorizzazione e riprogettazione della vita delle donne che con le operatrici di accoglienza, donne a fianco di altre donne, intraprendono un percorso di fuoriuscita da quotidiane esperienze di violenza. Il Centro Antiviolenza valorizza la costruzione di un progetto di autoaffermazione e autodeterminazione delle donne, il riconoscimento delle proprie scelte di vita e dei propri tempi, garantendone riservatezza, segretezza, anonimato e gratuità. Il Centro Antiviolenza rappresenta un luogo di elaborazione politica femminista il cui obiettivo principale è quello di attivare processi di trasformazione culturale e intervenire sulle dinamiche strutturali da cui origina la violenza maschile e di genere sulle donne.
I Centri Antiviolenza devono restare luoghi delle donne in cui i saperi e le pratiche femministe costituiscano la metodologia di accoglienza ed il saper essere e saper fare delle operatrici di accoglienza si fonda sull’intreccio tra competenza, acquisita con la pratica femminista, e l’impegno politico. Non resteremo più a guardare innanzi all’ingerenza del patriarcato istituzionale il cui fine è quello di istituzionalizzare i Centri Antiviolenza con il preciso intento di trasformarli, così come accaduto con i consultori, in meri erogatori di servizi gestiti da figure professionali definite. Non siamo più disposte a tollerare la mancanza assoluta di finanziamenti nazionali e locali destinati alla programmazione di azioni sistematiche contro la violenza di genere. Non resteremo immobili innanzi al continuo svilimento e disconoscimento del ruolo del Centro Antiviolenza in una città come Catania laddove si sceglie di negare una proposta di sostegno simbolico, di appena 35.000 euro, e parallelamente si delibera di spenderne 415.000 per i festeggiamenti della patrona della città.
Giorno 8 marzo il Centro Antiviolenza Thamaia rimarrà chiuso. In 15 anni di attività, anche nei momenti più difficili, abbiamo sempre garantito e mantenuto l’accoglienza per non penalizzare le donne che del Centro hanno bisogno. Abbiamo mantenuto l’attività del Centro anche il 25 novembre scorso, quando abbiamo protestato sottraendoci a qualunque tentativo di strumentalizzazione rifiutandoci di prendere parte a manifestazioni pubbliche, istituzionali e non. Questa volta, aderendo allo sciopero globale delle donne, riteniamo che sia doveroso fermarci in quanto donne. Se non valiamo ci fermiamo!!! Ci fermiamo per noi donne di Thamaia, per le donne che si rivolgono al Centro e per tutte le donne in generale, per quelle consapevoli e per quelle che ancora non lo sono. Ci fermiamo per i nostri diritti di donne!
Le donne ci troveranno nuovamente pronte ad accoglierle giovedì 9! Per tali ragioni, sposteremo la nostra protesta in piazza Verga, attraverso un presidio alle ore 10.00 innanzi al Tribunale, storicamente luogo di lotta femminista. Questa nostra lunga giornata di lotta confluirà in una grande manifestazione serale in cui le diverse realtà e soggettività promotrici ed aderenti al movimento “Non Una Di Meno Catania” si ritroveranno alle 18.30 in piazza Dante da cui partirà il corteo che si concluderà in piazza Università.
L’otto marzo sarà una intera giornata di sciopero, di blocco delle attività produttive e riproduttive di cura, che si articolerà su tutto il territorio nazionale e transnazionale, con il coinvolgimento di ben 40 paesi. Perché non staremo più a guardare e rifiutiamo la violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e trans fobia. Attraverso questo sciopero intendiamo affermare la nostra forza a partire dalla nostra sottrazione: sarà una giornata senza di noi, perché
Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo.
#NonUnaDiMeno #LottoMarzo
Le donne di Thamaia Catania
2 marzo 2017