1. Aprire uno “spazio telefonico” in cui sia possibile per la donna esprimere i propri vissuti, raccontare l’esperienza di violenza subita, ricevere sostegno e le prime informazioni in emergenza sui servizi presenti sul territorio, nel più assoluto rispetto dell’anonimato;
2. Effettuare un monitoraggio del territorio e dell’utenza che si mette in contatto con il centro, per giungere ad una reale lettura dei bisogni espressi e del modo in cui questi vengono percepiti, al fine di elaborare una metodologia di intervento che risponda alle esigenze ed alle domande delle donne;
3. Prendere un appuntamento con un operatrice d’accoglienza presso il Centro Antiviolenza, al fine di dare avvio ad un percorso di fuoriuscita dalla situazione di maltrattamento.
Il “Telefono Donna” è un servizio filtro già operante dal giugno 2001, con l’intento di raggiungere un duplice scopo:
2011-05-23