L’iniziativa di solidarietà digitale su Telegram nasce per conforto di chi è a casa in quarantena e per visibilizzare la precarietà di lavoratrici e lavoratori della cultura.
Da sempre gli esseri umani hanno affrontato e rielaborato la paura inventando e raccontando storie. Perchè non usare quindi, in questi tempi difficili, la tecnologia digitale e la letteratura per sentirci più vicini, uniti e coraggiosi?
Il progetto Storie al Telefono si propone di supportare chi è costretto a casa per via del coronavirus e allo stesso tempo di prendere coscienza delle problematiche strutturali del mondo del lavoro, pensato per garantire sempre e solo gli interessi delle grandi imprese e che lascia in questo momento senza risorse chi è più in difficoltà.
L’imprevista limitazione delle nostre libertà, su cui si mantiene alto il livello di critica, coincide con una condizione inedita: prenderci cura di chi ci sta intorno corrisponde a mantenere le distanze di sicurezza. In questo clima poco incoraggiante, Storie al Telefono vuole contribuire a offrire spunti e azioni concrete di solidarietà utilizzando le potenzialità della attuale tecnologia a disposizione. Per partecipare basta davvero poco: si sceglie un libro, un racconto, un articolo, una poesia e con l’app registratore del cellulare se ne registra la lettura ad alta voce, preceduta da una breve presentazione e una spiegazione dei problemi che sta causando la quarantena al proprio lavoro, infine la registrazione si invia nel gruppo apposito di lettrici e lettori su Telegram. Tutte le letture vengono poi condivise sul canale Telegram Storie al Telefono, dove tutti potranno scaricarle e ascoltarle.
Come precarie e precari, freelance, partite iva, contratti intermittenti e a prestazione occasionale, riders, lavoratori del turismo, della cultura, del sociale e della conoscenza che in questo momento sono a casa senza reddito vogliamo rendere visibile la nostra condizione, stimolare le persone a restare in casa senza sentirsi isolate e abbandonate e pensare e condividere nuove pratiche collettive per fronteggiare la crisi. Per questo accanto alla nostra piccola azione, continuiamo a supportare e ci sommiamo alla richiesta di un reddito di quarantena.
A cura del collettivo di Storie al Telefono
Storie al Telefono in collaborazione con OpenDDB – Distribuzioni dal Basso offre online l’archivio delle letture e delle storie raccolte sul canale Telegram da precarie e precari della cultura, del sociale, dell’informazione e della conoscenza. Se lo reputi opportuno, e se ne hai le possibilità, fai una donazione libera.
Le donazioni andranno a sostenere i Centri Antiviolenza Thamaia di Catania e Riscoprirsi di Bari.